Sl6Pf pentium 4: Intel SL6PF — 2.80Ghz 533Mhz 512K PGA478 Intel Pentium 4 CPU Processor

Intel SL6PF — 2.80Ghz 533Mhz 512K PGA478 Intel Pentium 4 CPU Processor



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Item#: SL6PF

Condition: Refurbished

Frequency: 2.80 Ghz
Manufacturer: Intel
Family: Pentium 4
Socket: PGA 478







On
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$35. 00




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$54.25


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Product Description

Model Intel® Pentium® 4 Processor 2.80 GHz, 512K Cache, 533 MHz FSB
Frequency 2.80 Ghz
FSB 533 Mhz
Cache 512 KB
Instruction Set 32-bit
TDP 68.4W
Supported Sockets PGA478
Cores 1




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Old computers second life — PC REBUILDING

Old computers second life
Retro philosophy

Why?
Pure passion, passione pura. Ma anche il fascino del vintage e l’emozione del reboot quando i messaggi POST rompono il nero del monitor. Proviamo a seguire l’evoluzione dei sistemi attraverso una linea temporale che spazia dagli anni 80 al nuovo millennio e non solo. Per avere memoria di ciò che furono e sono diventati i sistemi moderni tra cui i nostri amati hand-devices che ci consentono di restare costantemente connessi alla global network. Oggi nuovi mercati si aprono per il «retrocomputing»: pezzi d’epoca prima recuperati in cantina o discarica, vengono battuti a prezzi esagerati nelle aste online. Per i puristi però la filosofia è un’altra: quella del jumper settings, degli appunti e dei manuali non sempre chiari, del testing, del rebuilding di sistemi dismessi. Tutto questo solo per pure passion, passione pura.

Una storia personale

Arriva un momento nella vita in cui è necessario recuperare le proprie cose dalla casa in cui si è vissuti fin da piccoli. Nel mio scatolone dell’hardware c’erano abbastanza componenti che, riassemblate opportunamente, avrebbero ricostituito sistemi forse ancora funzionanti. In effetti, dopo averli rimontati, con grande stupore buona parte di quei computer erano di nuovo in grado di avviarsi correttamente, nonostante l’età di già superiore ai 20 anni. Ma la cosa straordinaria era il fatto che quelli erano i miei computer, dal primissimo 8088 con monitor a fosfori verdi su cui giravano i giochi su floppy da 360Kb, al «glorioso» AMD 386DX40, primo vero computer con disco fisso e monitor a colori, e di seguito il Pentium 75 dell’età universitaria, e via via fino agli Athlon e i Pentium 4 del new millennum. Non solo «ferramenta» dunque, ma sistemi in grado di conservare ed evocare ricordi.

Retrocomputing e non solo

Gran parte di noi avrà almeno una volta cliccato sul mandrino di Indiana Jones and the Fate of Atlantis per aprire una porta segreta o innescare qualche altro ingegnoso meccanismo di quel fantastico gioco. Oppure avrà guidato la giovanissima Lara Croft nelle peripezie del primo Tomb Raider gioco rivelazione che con un 3Dfx mostrava paesaggi e scenari eccezionali. Per gli amanti dello spara-spara Doom e Quake erano i responsabili di notti da incubo con mostri dilaniati e sotterranei terrificanti. E una miriade di altri giochi anche minori ma godibili, dai 2D side-scrolling ai cartoon con enigmi, tra i quali sempre della Lucas, Monkey Island o Full-Throttle. Requisiti minimi e molto ingegno: la grafica così così veniva compensata da trame avvincenti e soluzioni geniali. E’ innegabile però che la maggiore disponibilità di risorse ha aperto incredibili business per il gaming.

Roadmap
Rebuilding di sistemi obsoleti con tips&tricks e applicazione pratica di intuizioni e suggerimenti sparsi nei forum. CPU e motherboard history, components e retrogaming, benchmark e speedtest. Focus sulle rarità e particolare interesse per gli «adapter», strani oggetti hardware che consentivano l’adeguamento funzionale low-cost quando la tecnologia correva troppo in fretta.

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